Nuovi guai per Uber Italia. Dopo il blocco di Uber Pop nel maggio del 2015, un’applicazione che consentiva di effettuare servizi di trasporto anche ad autisti privi di qualsiasi licenza o autorizzazione, oggi è arrivato il blocco anche di Uber Black.
Indice
Cosa è Uber Black
Uber Black è un’applicazione che a differenza della precedente, assicura che l’autista sia qualificato secondo le leggi italiane e il mezzo utilizzato sia provvisto di regolare licenza NCC, questa applicazione raggruppa al suo interno un insieme di servizi suddivisi in base al mezzo di trasporto che si vuole prenotare, come ad esempio Uber-Lux, Uber-Suv e Uber-Van.
La decisione del Tribunale di Roma
Questa differenza tra Uber POP e Uber Black non ha convinto il Tribunale di Roma che ha disposto il blocco dell’applicazione entro 10 giorni dal 7 di aprile, accogliendo il ricorso dei tassisti.
Dalla sentenza depositata oggi infatti, si legge che è “accertata la concorrenza sleale” dei servizi offerti da Uber Black ai danni del servizio pubblico nazionale non di linea.
Non solo la sentenza prevede anche il divieto per Uber di pubblicizzare i suoi servizi su tutto il territorio nazionale.
La versione di Uber
Ovviamente la reazione da parte di Uber non si è fatta attendere, che ha accusato le istituzioni italiane di protezionismo verso la categoria dei tassisti e anche perchè questa sentenza sembra andare in direzione opposta rispetto a quanto previsto dall’ultimo milleproroghe approvato dal governo italiano, che aveva fatto delle parziali aperture agli NCC e alle moderne applicazioni che permettono di prenotare una vettura del proprio telefono.
Sicuramente la guerra tra Uber, tassisti e governo non è finita qui, è facile immaginare che ci saranno altri sviluppi alla vicenda in quanto i vertici di Uber Italia hanno già fatto sapere che si opporranno alla sentenza facendo ricorso.